Liberal: la prima pagina di oggi

30 agosto 2012

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Gli errori del Carroccio Festa della Lega I bergamaschi sono mancati

30 agosto 2012

Quest’estate non c’è stata festa della Lega in Bergamasca che non abbia visto la presenza dei «capi» e di Bossi in particolare. Sono mancati, però, i bergamaschi anche se per la crisi molti non erano in ferie: hanno preferito rimanere a casa ai discorsi profondi dell’ex capo della Lega che oggi conta come il due di denari quando a briscola comanda bastoni. Avrebbero voluto sentire la spiegazione del fallimento politico di un partito nato sull’onda della protesta contro la partitocrazia e le tangenti e che è rimasto schiacciato dalla bramosia di denaro e dall’uso di soldi pubblici a scopi personali. Come, anzi, peggio degli altri.
Un partito che voleva modificare tutto: giustizia, fisco, sicurezza, istituzioni, ma che in vent’anni non è riuscito a cambiare nulla. Un partito che vaneggiava a un’utopica secessione, prima, ed al federalismo, poi, e che, nell’illusione di ottenerli è sempre scesa a compromessi con i governanti di turno, forse non del tutto resistente al fascino del potere, anche se questo aveva sede a Roma. Un partito che poneva al centro del suo programma la sicurezza (ronde, contrasto all’immigrazione, espulsione dei rom…) ma che nulla ha fatto per migliorare la qualità della vita dei cittadini se non fomentare tanto un odio intestino tra terroni e padani, quanto una comune ostilità verso ogni straniero .
Un partito che in economia voleva eliminare gli sprechi di denaro pubblico ma che alla fine non ha voluto abolire gli enti inutili come le Province ed ha difeso in ogni modo le tante aziende municipalizzate e pubbliche che sono diventate il vero centro di spreco di soldi pubblici. Probabilmente perché nel frattempo era entrato nei consigli di amministrazione di questi enti e non voleva rinunciare ai privilegi.
Ed hanno fatto bene i bergamaschi a starsene a casa! Non avrebbero sentito nulla di tutto questo come non avrebbero sentito nulla sulla scorta all’ex ministro Calderoli e sulla pattuglia di otto poliziotti che dovevano vigilare sulla sua abitazione e che ci è costata quasi un milione di euro in due anni; sul «cerchio magico», sui «barbari sognanti» che fanno affari in Tanzania, dei diamanti e dei lingotti d’oro. Non avrebbero nemmeno potuto udire un resoconto degli interventi e delle cose belle ed utili fatte dai nostri cinque rappresentanti leghisti a Roma (Calderoli e Castelli presenti da più di vent’anni!), a Milano ed in Provincia (Presidente Pirovano).
Avrebbero solo sentito ancora una volta i soliti slogan sul federalismo ed anche sulla secessione, i soliti insulti di Bossi contro «Roma ladrona» (senti chi parla) e la litania contro il complotto preparato ancora da Roma contro la Lega. Non avrebbero sentito un doveroso «mea culpa» e le scuse per il tradimento di valori che Bossi e la Lega avevano detto di voler presentare in politica. Valori traditi in nome del dio denaro, altro che dio Po. I bergamaschi, standosene a casa, hanno voluto far presente che sono sì «brava gente» come ha detto Bossi in un comizio, ma che hanno preso coscienza delle frottole del Carroccio e di non essere più disposti a farsi prendere in giro da chi predica in un modo e poi razzola male.
Mario Mercandelli
coordinatore vicario Giovani Udc Bergamo

Letto su L ‘ Eco di Bergamo del 30 agosto


Street Parade: Federico Villa e’ il segretario UDC di Bergamo e non l’organizzatore di Street Parade!

25 Maggio 2012

‘A causa dei numerosi messaggi arrivati in questi giorni, vorrei precisare la mia completa estraneità all’organizzazione della ‘Street Parade’, manifestazione alla quale peraltro non ho aderito. Si tratta di un semplice caso di omonimia (dovuto alla certo non poca diffusione del mio cognome nel territorio bergamasco!).’

Federico Villa 

Segretario Unione di Centro verso il Partito della Nazione

Bergamo


Giovani di tutti i partiti uniti per ricordare Falcone “Serve patto generazionale”

23 Maggio 2012

Nel ventesimo anniversario della strage di Capaci, i rappresentanti giovanili di Idv, Pd, Pdl e Udc condividono una riflessione sul tema della lotta alla mafia e sulla figura di Giovanni Falcone.

Oggi più che mai la politica deve concentrarsi sulle reali problematiche che affliggono il sud e l’Italia intera, uscendo dai palazzi e lavorando a fianco di chi, ogni giorno, rischia la propria vita per la legalità: persone come Falcone e Borsellino che oggi, nell’ombra, combattono questo cancro che affligge il nostro Paese. Occorre la consapevolezza che solo unendo le forze, con uno spirito nuovo e superando tutte le divisioni di parte, potremo coronare il grande progetto di un’Italia libera dalle mafie. La mafia, con le sue infiltrazioni nell’economia e nel mondo del lavoro, erode il nostro futuro e ci priva della cosa più importante che abbiamo: la speranza. Ma, come diceva Falcone, la mafia è un fenomeno umano che può (deve!) avere una fine. Spetta alle nuove generazioni prendersi carico di un’eredità così pesante e nobile: i giovani amministratori devono essere alfieri di questa battaglia di legalità all’interno delle Istituzioni, fatta anche di piccoli gesti quotidiani di buona amministrazione. Ora gli slogan non sono più sufficienti! I giovani impegnati in politica devono avere il coraggio di guardare fuori dagli schemi di palazzo e non accettare collusioni o posizioni compromettenti. Oggi più che mai dobbiamo far sentire la nostra voce: la voce di persone che scelgono un futuro di impegno e sacrificio, studio e lavoro, rifiutando le facili scorciatoie che la mafia può offrire per reclutare giovani leve. Occorre un patto generazionale, che parta dalle scuole e arrivi all’interno delle famiglie, dei luoghi di lavoro e della politica, per dire no alla mafia. Le cerimonie di oggi in Comune e al Polaresco, con al centro gli studenti, si muovono in questa direzione. Sta a ciascuno di noi, ora, seguire quotidianamente questo sentiero, illuminando il percorso con la fiaccola della legalità.

Davide Casati (Giovani Democratici)

Federico Villa (UDC verso il Partito della Nazione)

Matteo Zanoletti (Giovani IDV)

Daniele Zucchinali e Stefano Benigni (Giovane Italia)

viaGiovani di tutti i partiti uniti per ricordare Falcone “Serve patto generazionale”.


Udc: formazione a 360 gradi per una nuova generazione politica. Save The Date: 14 febbraio ore 18.

10 febbraio 2012

Udc: formazione a 360 gradi per una nuova generazione politica. Save The Date: 14 febbraio ore 18.

Prosegue il corso di formazione politico-amministrativa UDC.
La prima sessione si è svolta martedì 7 febbraio, ed ha avuto non solo una partecipazione numerosa ( oltre il 70% giovani under 30) ma anche un ottimo gradimento.
Augurandoci che tale consenso si possa ripetere anche per le future occasioni, la prossima sessione avrà luogo il prossimo martedì 14 febbraio, con il programma:

SECONDO MODULO FRANCESCO BARI – VITTORIO MILESI

LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL’ENTE
– Il regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi;
– Il Segretario comunale;
– Il Direttore generale;
– I Dirigenti comunali/I Responsabili dei Servizi;
– Il Revisore del Conto.

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Udc: congressi giovanili in arrivo | Bergamo Sera

16 gennaio 2012

Udc: congressi giovanili in arrivo | Bergamo Sera.

BERGAMO — Il segretario nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa ha dato il via alla stagione congressuale anche per il Movimento Giovanile del partito. I congressi, che si svolgeranno iniziando dai livelli locali fino a quello nazionale, partiranno non appena saranno terminati i congressi provinciali del partito “senior” a livello nazionale.

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UdcTg del 10 gennaio

10 gennaio 2012


Il destino è tornato nelle nostre mani. Buon Anno a tutti! | Pier Ferdinando Casini,  UDC, Unione di Centro

2 gennaio 2012

Il messaggio del Presidente della Repubblica Napolitano deve confortare tutti gli italiani: la situazione è difficile ma siamo in buone mani. Vorrei ringraziare tutti gli iscritti e simpatizzanti dell’UDC e del Terzo Polo: avete capito il nostro lavoro, come dimostra il sondaggio pubblicato ieri da ‘La Repubblica’ che evidenzia come il massimo gradimento a Monti venga proprio dagli elettori UDC.

Gli italiani stanno facendo forti sacrifici, ne siamo consapevoli. Nessuno ha la bacchetta magica o può fare miracoli, ma la musica è cambiata: alla demagogia e al populismo si è sostituita la serietà e l’impegno. Le scelte impopolari che il Governo Monti ha fatto sono parte di un percorso condiviso volto a recuperare la credibilità perduta del nostro Paese nel mondo.

Da anni diciamo che solo uno sforzo condiviso tra i partiti più responsabili può salvarci, finalmente siamo stati ascoltati. Oggi il destino è tornato nelle nostre mani e la politica ha un’occasione irripetibile per riconquistare la fiducia della gente.

Buon anno a tutti!

Pier Ferdinando

viaIl destino è tornato nelle nostre mani. Buon Anno a tutti! | Pier Ferdinando Casini,  UDC, Unione di Centro.


Regalati una maschera leghista « Pierferdinando Casini

18 dicembre 2011

Regalati una maschera leghista « Pierferdinando Casini.


Casini: “Il premier resterà in politica. Finita l’epoca delle ammucchiate” | Pier Ferdinando Casini,  UDC, Unione di Centro

9 dicembre 2011

È da come si atteggeranno i partiti rispetto a questa innovativa, anomala, emergenziale e per certi versi straordinaria esperienza di governo che «si decideranno le prossime alleanze». Perché questo è «lo spartiacque». Qui e ora, da questa strada, passa il cambiamento di un sistema politico che «non sarà più come prima: è finita l’era delle ammucchiate, del mettersi assieme solo per vincere e non per governare». E la politica non deve avere paura: «In questo governo, a partire da Monti, ci sono tante persone brave e preparate che resteranno protagoniste: non dobbiamo temere la concorrenza, o siamo già sconfitti». Lo dice Pier Ferdinando Casini, che il governo tecnico lo ha auspicato, favorito, sostenuto con tutte le sue forze. E che oggi, nonostante la durezza di una manovra che «non ci rende contenti ma ci vede convinti», è sempre più sicuro che la scelta fatta è «quella giusta». Quella che pagherà per chi ha avuto, come Terzo polo, Pdl e Pd, il coraggio di rischiare e non di «cercare delle furbe convenienze».

viaCasini: “Il premier resterà in politica. Finita l’epoca delle ammucchiate” | Pier Ferdinando Casini,  UDC, Unione di Centro.